| |
 |
 |
da

19/05/2010
L'Italia dei paesi abbandonati.
E di chi lotta contro i fantasmi
Quasi seimila borghi abbandonati
costellano il Belpaese.
Ma c'è chi lotta per mantenere
in vita case, campi e memoria.
I casi di chi "non ha nessuna
voglia di scomparire"
|
 |
 |
|
|
 |
 |
Si chiama "Una
casa a San Basile" (www.unacasaasanbasile.com)
l'iniziativa promossa dall'Amministrazione comunale del piccolo
paese di origine
arberesh, per ripopolare il centro abitato. Il borgo, in
provincia di Cosenza, dagli anni '50 a oggi ha conosciuto un
graduale spopolamento che ha dimezzato il numero degli abitanti. Per
questo motivo l'attuale sindaco Vincenzo Tamburi ha
pensato di mettere in vendita alcune case sfitte a soli € 5000,
lanciando l'iniziativa online.
Ma i casi di paesi che combattono o hanno già parso la battaglia
dello spopolamento, in Italia, sono numerosissimi: nel 2005 si
annoverano 5.838 "paesi abbandonati", una cifra che rappresenta il
72% di tutti i comuni italiani. La desertificazione sociale colpisce
soprattutto piccoli abitati di montagna dove i cittadini si sono
spostati verso residenze in pianura. La situazione più grave si
registra in Basilicata dove
ben 97 centri sono a rischio estinzione, nelle parti montuose della
Sicilia e della Sardegna, nelle aree interne di Marche e Toscana e
su tutto l'arco dell'Appennino Meridionale, dall'Abruzzo
alla Calabria, passando per il Molise.
Più comfort, più servizi, un impiego
più redditizio (forse) o comunque un lavoro lontano dalla terra.
Probabilmente avremmo agito anche noi allo stesso modo, ma
l'inurbamento massivo che ha svuotato interi paesi dagli anni '60 a
oggi, ha pesanti ricadute: con l'abbandono di case e di coltivi
scompare per sempre un patrimonio storico, culturale, sociale e
ambientale che difficilmente potrà essere recuperato.
Soluzioni o escamotage per
opporre resistenza alla lugubre definizione di "paese fantasma" sono
diversi. Ecco alcuni esempi.
|
 |
 |
|
|
|

La pietra dei muri
torna alla montagna
Sperone (L'Aquila).
Nel 1868 contava una popolazione di 220 individui. Un solo
insegnante raggiungeva
il paese a piedi nella bella stagione, mentre restava lì a dormire
durante l'inverno. Il parroco invece
saliva ogni domenica per celebrare messa o in occasione di
matrimoni, battesimi e quant'altro. Nell'anno
1964 l'amministrazione
comunale di Gioia dei
Marsi dette inizio
al trasferimento della popolazione del paese.

Comprami, io sono in
vendita
San
Basile (Cosenza).
Una delle case in vendita a San
Basile piccolo
centro del cosentino. Combattere
lo spopolamento dovuto all'emigrazione mettendo in
vendita le case disabitate: questa l'idea lanciata all'amministrazione
comunale del complesso montuoso del Pollino, che ha realizzato un sito,
"www.unacasaasanbasile.com"
per mettere in contatto i possibili acquirenti con i proprietari degli
stabili.

Da Borgo fantasma a
centro museale
Celleno Vecchio
(Viterbo). Suggestivo borgo della Tuscia
altolaziale, versa da anni in stato di abbandono. Un processo di
restauro dovrebbe inserire all'interno del borgo antico attività che si
possano integrare con le iniziative culturali della provincia di
Viterbo.

Un cuore giovane tra
vecchi sassi
Romagnano al Monte (Salerno).
Arroccato su un vertiginoso picco collinare a 650 metri dal livello del
mare, tra Campania e Basilicata, riporta un'evoluzione
demografica in
caduta libera. Sulle pagine online dedicate al paese si legge: «la
creazione di questo sito è dettata dal desiderio di farvi conoscere il
più piccolo paese della provincia di Salerno sorto centinaia di anni fa,
che nel cuore è ancora molto giovane e non
ha nessuna voglia di scomparire.

Una pastore e una
troupe ogni tanto
Craco
(Matera). Antonio
Duca è
rimasto l'unico abitante in un paese fantasma. Trentanove anni, sposato, tre
figli e 400 capre vive
a Craco, un paese in provincia di Matera. Lì ha impiantato il suo ovile
tra le vecchie case abbandonate. Il
centro storico, negli anni sessanta, ha conosciuto un'evacuazione che lo
ha reso una vera e propria città
fantasma. È stato proprio questo fenomeno a rendere
particolare l'abitato di Craco, che per tale caratteristica è stato
scelto come set cinematografico di vari film. Tra questi, Cristo
si è fermato a Eboli di
Francesco Rosi e La
passione di Cristo di
Mel Gibson.

Lo shopping
village fantasma
Consonno (Lecco).
Al posto dell'antico paese, raso al suolo, fu costruito, negli anni
'60 quello
che doveva essere un grande centro
commerciale e di divertimento. Furono eretti edifici
commerciali e di intrattenimento nelle più svariate forme
architettoniche. Cadde nell'oblio e nell'abbandono ancor prima di essere
completato e rimase solo una grande speculazione edilizia.

Archeologia
industriale
Ingurtosu (Medio
Campidano). Oggi è un villaggio semidiroccato e quasi deserto ma in
passato, quando fu abitato fino alla fine degli anni sessanta, era
arrivato a ospitare quasi
cinquemila persone,
fungendo da centro direzionale della miniera
di Ingurtosu e
di quella vicina di Gennamari,
che facevano parte entrambi del complesso minerario chiamato filone di Montevecchio,
dal quale si estraevano piombo, zinco e argento.

Isolato tra le
montagne, a 100 km da Milano
Codera (Sondrio).
Vi si accede solo
a piedi, ma residenti possono eccezionalmente usufruire
di un servizio di elicotteri che
atterrano in una frazione vicina. Una gestione associativa di alcuni
coltivi, altrimenti abbandonati, permette vendere nei comuni più vicini
un discreto quantitativo di prodotti
non trattati, come patate, fagioli e farina di
granturco. I residenti non si arrendono all'isolamento e il paese
continua a vivere, con buona pace degli escursionisti domenicali.

Sull’Appennino ligure
Reneuzzi (Alessandria).
Nel secondo dopoguerra ospitava ancora un centinaio di abitanti, ma fu
abbandonato nel 1961. Un destino analogo a quello di numerosi altri
centri dell'Appennino ligure (valli
Bisagno, Scrivia e Borbera), uccisi dall'inurbamento massivo degli anni
'60.

Il mondo scomparso
dell'entroterra ligure
Lavazzuoli (Genova).
Lavazzuoli, borgo semiabbandonato della Val
Brevenna.
Abbandono e spopolamento sono le cause principali dell'incuria in cui ha
versato negli
ultimi 50 anni.
Ultimamente sta ricominciando a vivere grazie al duro lavoro di una
coppia che qui vive, e che qui sta progettando la nascita
di un agriturismo.

|
|