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A
Teramo,
in Piazza S.Agostino, è la
Chiesa
di Sant'Agostino
(dove).
La presenza dei monici agostiniani a Teramo si fa risalire
alla seconda metà del XIII secolo, e si pensa che il
complesso, cosituito da chiesa e convento, fosse sicuramente
attivo nel 1312. In quel periodo la struttura conventuale si
ampliò fino a comprendere la chiesa di S.Giacomo, risalente
al 1260, situata nelle adiacenze dello stesso convento e di
proprietà della Congregazione dei Disciplinati della Morte e
S.Maria del Soccorso. In sotituzione delle due chiese, del
convento e di S.Giacomo, venne costruita quindi una chiesa
più grande, che venne dedicata ai Santi Filippo e Giacomo,
ma che da subito iniziò a chiamarsi di S.Agostino. Sul
finire del Settecento il Re borbone ritenne la struttura
conventuale idonea ad ospitare il carcere regio ed il
convento agostiniano, che dal 2010 ospita l'Archivio di
Stato, venne soppresso. La chiesa si presenta nelle vesti
del restauro del 1876 su progetto dell'architetto teramano
Giuseppe Lupi (?-1878). Ha copertura a capanna e sulla
facciata, abbellita da lesene e due cornici in stucco, si
apre un semplice portale ad architrave piano incorniciato in
pietra. L'interno è a navata unica e presenta arredi
barocchi. Alla parte posteriore della chiesa è appoggiata
una torre campanaria a pianta quadrata. Dalla
piazzetta della chiesa di Sant’Agostino, ogni anno, nella
notte del Venerdì Santo, si muove la processione notturna
del Cristo Morto, la cui tradizione ricevoca la Vergine a
lutto che vaga di chiesa in chiesa alla ricerca del Figlio.
La processione, che parte intorno alle cinque del mattino,
richiama migliaia di fedeli ed è guidata dal vescovo di
Teramo.
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Foto e testi di Francesco Mosca
(Foto 2015)
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