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«Inoltre bisogna evidenziare che l’8 marzo 1998, affonda a 12 miglia
est al largo del Gargano, con mare calma piatta, il peschereccio
Orca Marina; in questa disgrazia perde la vita il giovane Cosimo
Troiano.
Cinque mesi più tardi la Capitaneria di Porto sipontina, incalzata
dai familiari della vittima e dalla comunità dei pescatori,
sollecita l’intervento della Marina militare per recuperare la
salma; in una nota inviata dalla capitaneria di porto al comando
navale dell’Adriatico si legge: “…Il sinistro marittimo potrebbe
essersi verificato a causa del probabile incattivamento
dell’attrezzo da pesca a strascico in un ostacolo presente sul
fondale marino.
Inoltre, dall’esame delle deposizioni testimoniali rese dai
naufraghi, è risultato che tale ostacolo potrebbe essere uno tra i
tanti containers presenti nella zona, sbarcati tempo addietro da
nave sconosciuta».
Cosa contengono quei container e
qual è il loro stato di conservazione?
Nell’estate del 1998 gli uomini della
Marina Militare filmano i container. Da un’indagine giornalistica
emerge che almeno 6 navi cariche di rifiuti tossici giacciono sul
fondale marino al largo del Gargano.