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Caduti

del mare

 

 

Atti Parlamentari

Camera dei Deputati

XIV Legislatura

Allegato B ai resoconti

Seduta del 30 maggio 2001

 

Interrogazioni per le quali è pervenuta risposta scritta alla Presidenza

 

 

STUCCHI e SANTANDREA. Al Presidente del Consiglio dei ministri. Per sapere - premesso che:

nella notte del 2 marzo 2000, di fronte a Pola, due miglia entro le acque croate, è affondato il motopeschereccio Ringo II;

l’affondamento dello scafo, che attualmente si trova a 43 mt. di profondità, dovuto ad una collisione con la petroliera maltese Ideal, ha comportato la morte di 4 persone, 2 tunisini e due cittadini di Lampedusa;

il motopeschereccio era partito dal porto di Rimini il pomeriggio precedente ed era di proprietà dei fratelli Calderoni, armatori romagnoli; gli armatori, nonostante il mancato rientro, non hanno avvisato la capitaneria di porto fino alle ore 0.30 del successivo sabato;

i corpi di 3 dei quattro marittimi sono stati recuperati nei giorni successivi;

ancor oggi non è stato ritrovato il corpo del signor Maggiore Francesco Mario, cittadino di Lampedusa. La marina militare in un suo rapporto non esclude che il corpo del povero signore Maggiore sia ancora all’interno dello scafo affondato;

il recupero del natante, secondo un preventivo predisposto dalla Società Marine Consulting s.r.l. di Ravenna, comporterebbe una spesa di lire 400.000.000 di lire;

la famiglia del signor Maggiore ha chiesto l’intervento di tutte le autorità competenti, compresi i massimi livelli dello Stato, al fine di far eseguire il recupero dello scafo e, ove individuato il corpo del signor Maggiore, darne legittima sepoltura :

se non ritenga doveroso, una volta ottenuta l’autorizzazione delle autorità croate, disporre l’immediato recupero dello scafo anche al fine di porre termine al dramma umano che la famiglia e tutta la comunità di Lampedusa sta vivendo. (4-31563)

 

RISPOSTA. - Le prime notizie del mancato rientro del motopeschereccio Ringo II sono pervenute alla Capitaneria di Porto di Rimini alle ore 19,25 del 3 marzo 2000, vale a dire circa 21 ore dopo il presunto momento dell’incidente.

Le operazioni di ricerca sono scattate immediatamente, con l’impiego di mezzi aerei e navali della Guardia Costiera, della Marina Militare, della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica Militare.

Le ricerche hanno consentito di individuare, nella mattinata del 4 marzo, il relitto adagiato su un fondale alla profondità di 47 metri, a circa tredici miglia dalle coste croate e di recuperare il cadavere di uno dei membri dell’equipaggio del Ringo II. Nei giorni successivi sono stati recuperati anche i corpi di altri due membri dell’equipaggio.

Nessuna difficolta` di natura burocratica ha impedito gli interventi di ricerca, nell’ambito dei quali si sono comunque dovuti rispettare i tempi tecnici imposti dalle procedure per la corretta e sicura gestione dei mezzi. Sul sito del relitto sono state effettuate tre ispezioni da parte del personale della Marina Militare, sia per verificare l’eventuale presenza di corpi rimasti all’interno o nelle vicinanze del relitto, sia per acquisire materiale probatorio per le inchieste giudiziaria e amministrativa, anche mediante riprese filmate.

Al riguardo, sulla base degli elementi indiziari emerge con oggettiva ragionevolezza, quale causa più attendibile dell’affondamento, quella della collisione tra un mercantile di grandi dimensioni ed il motopeschereccio affondato.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Umberto Ranieri.

 

 

 

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