Sant’Angelo Abbamano
è una frazione di Sant’Omero (Teramo)
caratterizzata da case rurali sparse, spesso di terra cruda (pinciaie
o pinciare), molte risalenti alla seconda metà del 1800. Su una
delle collinette più alte, a 172 m. s.l.m. sorge la medievale
Chiesetta di San Michele, nei pressi di un casale di recente
ristrutturazione. Anch’essa restaurata solo da qualche anno, ha
conservato la sua semplice struttura romanica e si presenta come
costruzione massiccia con pareti prevalentemente in pietra ma
con l’abbondante ausilio di mattoni cotti. La sua base è
costituita da una antica struttura che forse fu una cisterna
romana o addirittura un bagno termale pubblico. In quei pressi
infatti era probabilmente presente una sorgente di acque
sulfuree, tanto che in antichi documenti il luogo era indicato
come Sant’Angelo ad Puteum (traslato da ad Putidum),
cioè "puzzolente" ed anche Sant’Angelo a Fonticelle.
Negli atti della visita del vescovo di Teramo Mons. Giulio Ricci
effettuata nel 1582 per la prima volta il luogo viene indicato
come Sant’Angelo a Bammano; vi si dice anche che "l’altare,
in pietra, era di 4 palmi e mezzo per 3 e mezzo”, che la
chiesa aveva una volta centrale e che era sormontata da un
cupola decorata con tre immagini sacre. Altri documenti
ci fanno sapere che nel 1626 della chiesa rimaneva solo una
parte delle mura; fu poi riedificata utilizzando anche materiali
dell’antica costruzione, particolarmente pietrami ed alcuni
blocchi di travertino. Uno dei gradini della soglia reca incise
alcune lettere maiuscole romane (BIUS.A) di impossibile
interpretazione. Monsignor Francesco d’Acquaviva, figlio di
Giovanni Girolamo conte di Conversano, nel 1777 viene nominato
rettore di Sant’Angelo Abbamano, e dopo di lui non ne vennero
nominati altri. Per lungo tempo la chiesa ha ospitato una
preziosa statua lignea di Madonna con Bambino, attribuita al
maestro, quasi certamente umbro, della S.Caterina Gualino,
databile al 1335 circa. La statua è ora custodita nel Museo
Nazionale d'Abruzzo a L'Aquila. L’interno è composto da una
navata unica che termina con un accenno di abside; la copertura è a capanna
con capriate a vista e innestato sulla facciata si erge un campanile a vela che reca
una campana.
Per arrivarci dalla costa (vedi
mappa): si imbocca la strada del Fondovalle Salinello fino
ad incontrare a destra il bivio per Nereto, e qui si gira. Dopo
circa m.800, in prossimità di una successione di due curve, si
gira a sinistra per una strada interrata e si sale fino ad
aggirare il colle. Giunti sulla sua sommità, mentre a destra si
scorge già il centro abitato di
S.Omero, si gira a sinistra e si raggiunge subito la chiesa.
Foto e testi di Francesco Mosca
(2010)
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