Il piccolo
centro di Montone, frazione di Mosciano S.Angelo (Teramo) conserva le
caratteristiche del borgo fortificato medievale, testimoniato dalle tre torri in
laterizio ancora esistenti, quella dell’Orologio, quella di sud-ovest e quella
del Mastio. Quest’ultima, che si trova sulla piazza nella parte alta del borgo,
è addossata alla Chiesa di S.Antonio Abate. Le fortificazioni vengono
fatte risalire almeno al XIII secolo, successivamente potenziate dagli Acquaviva
tra il XIV ed il XV secolo. All’inizio del Seicento alla chiesa, addirittura più
antica della Chiesa parrocchiale di S.Maria
Assunta, era annesso un convento di Celestiniani, che nel 1656 venne
aggregato a quello di Maria SS.ma dello Splendore di Giulianova. Con la
decadenza dell’Ordine celestiniano, sia il convento che la chiesa furono ceduti
a privati ed all’inizio del 1800 la chiesa venne restaurata, divenendo quasi una
cappella gentilizia della famiglia De Bartolomeis. Sulla facciata,
completamente, in laterizio, si apre un grande finestrone rotondo; il portale,
preceduto da alcuni scalini, è in pietra ed è sormontato da una lunetta con arco
a tutto sesto sostenuta da capitelli con foglie d’acanto. Dalla facciata si erge
un piccolo campanile a vela che sorregge una campana. L’interno è costituito da
un’unica aula in fondo alla quale è un grande altare. Sulla volta sono ancora
presenti le vistose crepe causate dal terremoto del 6 aprile 2009. Appena fuori
il centro abitato è la piccola Chiesa di S.Anna.
La chiesa
custodisce l’interessante monumento sepolcrale di Bucciarello Di Bartolomeo
figlio di Giacomo, forse ufficiale al servizio del Conte di Conversano Antonio
Acquaviva. Si tratta di un’opera artistica in pietra scolpita di stile gotico,
datata 1390 e restaurata nel 1988. Era un tempo collocata nella chiesa di
S.Giacomo fuori le mura, ma, dismessa questa, venne trasferita dov’è ora. La
parete a vista del sarcofago è inpreziosita da cinque colonnine tortili, due
bassorilievi con motivi floreali e due stemmi, anch’essi in bassorilievo. Gli
studiosi affermano che quello che rappresenta uno scudo sannitico con sostegni
floreali recante due gigli e due croci sarebbe lo stemma di famiglia di
Bucciarello, mentre l’altro, rappresentato da uno scudo sannitico con sostegni
floreali e teste d’angelo sormontato da braccio che impugna una spada, sarebbe
lo stemma di famiglia di sua moglie. Due coppie di colonnine tortili sostengono
l’arco di copertura del sarcofago finemente lavorato, al cui apice è un
bassorilievo con l’Agnus Dei. Su una delle fiancate è incisa in lettere
gotiche la scritta (integrata dagli studiosi): Hoc sepulcrum fecit fieri vir
nobilis Buciarellus Iacobi Bartholomei de Montono sub anno Domini MCCCLXXXX.
Indictione XIIII. In prossimità del monumento è posta impropriamente una
scritta lapidea riguardante un evento del 1833.
Per
arrivarci da Teramo, da cui dista circa Km. 28 (vedi
mappa): si
percorre la superstrada per il mare fino al casello di Mosciano
S.Angelo. Qui si sale verso il paese e, dopo averlo attraversato
tutto, si gira a destra in direzione di
Giulianova, fino ad incontrare Montone lungo la strada.
Foto e testi di Francesco Mosca
(2012)
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