La Chiesa di San Pietro a
Campovalano di Campli (Teramo)
è di origine altomedievale; è di aspetto imponente, e si ha
accesso da un grazioso cortile delimitato da un arco in pietra
con una cancellata. La torre campanaria è massiccia ed
autorevole ed altri 5 corpi di fabbrica fanno da corollario a
questo complesso edilizio un tempo di tipo conventuale costruito
dai monaci benedettini. Diversi ritrovamenti lapidei avutisi nel
corso dei vari restauri, l’ultimo dei quali avvenuto nel 1986,
vengono attribuiti dagli studiosi al VII – VIII secolo e viene
ipotizzata la presenza di un importante insediamento
benedettino, ma la costruzione che oggi vediamo risale invece
all’XI – XII secolo e fu realizzata con ogni probabilità dai
monaci premostratensi di
San Norberto di Francia. I riferimenti documentali
che riguardano questa chiesa sono numerosi: i primi
risalgono all’anno 1050 e fanno riferimento alla Ecclesia in
honore S. Petri qui dicitur in Campli quando fu conferita
all’Abbazia di Monte Santo;
nel 1127 è citata quale Ecclesia Sancti Petri de Campo
Gualano. La Chiesa è a pianta basilicale a tre navate di cui
quella centrale termina con un’abside semicircolare, mentre
originariamente le absidi erano tre, con quelle laterali più
piccole di quella centrale. Una grande croce con Cristo Re
appare sospesa nel vuoto e sovrasta oggi l'altare. Le navate
sono separate da arcate a sesto acuto sorrette da bassi e
robusti pilastri. La zona presbiteriale, rialzata su una piccola
cripta e sopralevata rispetto all’aula, presenta ampie aperture
con archi a tutto sesto. Vi si conservano opere molto
interessanti, come alcune decorazioni dipinte di cui sono
visibili ampi frammenti. Nella lunetta interna del portale è ben
visibile una Madonna che sostiene il Cristo Morto fiancheggiata
da due dolenti Marie dai capelli sciolti sulle spalle in segno
di lutto, che si fa risalire al 1500. Più antichi risultano
essere gli affreschi raffiguranti S.Onofrio e una Madonna con
Bambino, che sono della fine del Duecento. Alla fine della
navata di destra sono disposte alcune sculture lignee dipinte
raffiguranti S. Pietro e S. Paolo, nonchè un gruppo comprendente
una Madonna con Bambino con due angioletti ai fianchi; sul
supporto di sostegno si può leggere “Questa Madonna
fadornamento l’agnoli lavefatta fare li parocchiani loro
divotione 1600”. Murato nella parete perimetrale di sinistra
troviamo il fronte di un sarcofago romano decorato del IV secolo
d.c.
probabilmente giunto nella regione Abruzzo per contenere le
reliquie o le spoglie di qualche personaggio illustre
dell’epoca. Nella parete di destra, nei pressi della sacrestia,
troviamo invece un frammento di iscrizione in onore di Giulio
Cesare. La Chiesa, rimasta danneggiata dal terremoto del 6
aprile 2009 e perciò chiusa per sicurezza, è stata abilmente restaurata e riaperta al culto in
occasione del Natale 2010 con una solenne cerimonia presenziata
dal Vescovo di Teramo ed Atri Mons. Michele Seccia il 26
dicembre.
Per raggiungere la Chiesa di San Pietro da Teramo (vedi
mappa) si prende la S.S. 81
che congiunge Teramo con
Ascoli Piceno . Oltrepassato il centro abitato di
Campovalano di Campli, si segue l’indicazione turistica che
invita a girare a destra; la chiesa si trova a qualche centinaio
di metri da questo bivio, in prossimità del torrente Misigliano.
Foto e testi di Francesco Mosca
(2010)
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