Appena fuori le mura della
città di Teramo,
nei pressi di Porta Madonna, si trova il
Santuario di Maria Santissima
delle Grazie (dove), o
della Madonna delle Grazie, secondo la dedicazione avvenuta
nel 1449 ad opera della comunità francescana dei Frati
Minori Osservanti che gestiva il complesso. Sorge al posto
del Monastero femminile benedettino di Sant'Angelo delle
Donne, costruito nel 1153 da Teodino, governato dalla Madre
badessa del Monastero di
S.Giovanni a Scorzone nei pressi di
Pastignano e posto sotto la
giurisdizione dell'Abate di Montecassino. La chiesa, che
originariamente era in stile romanico, venne abbattuta e
ricostruita tra il 1892 ed il 1900, su progetto
architettonico del pittore romano Cesare Mariani
(1826-1901). Ha una facciata mistilinea in laterizio, con
rosone centrale e due finestroni rettangolari ai lati. Un
piccolo portico con archi a tutto sesto sormontati da
timpano precede i tre portali d'ingresso. Al suo fianco
sinistro si appoggia la torre campanaria, anch'essa in
laterizio, la cui base a pianta quadrata risale alla fine
del Quattrocento, mentre la parte superiore venne ultimata
in stile barocco verso la fine del Seicento. La chiesa si
sviluppa con pianta rettangolare ad una sola navata che
termina con l'abside e tre cappelle per lato. Il soffitto è
sorretto da volte a crociera, con una cupola semisferica
affrescata da Cesare Mariani. Sull'altare maggiore è la
statua in legno policromo risalente al XV secolo
raffigurante la Madonna delle Grazie che siede con il
Bambino disteso in grembo, autentico capolavoro dell'arte
abruzzese.
Secondo una tradizione fu donata al Santuario tra il 1470 ed
il 1476 da Fra Giacomo della Marca (1393-1476), sacerdote
dell'Ordine dei Frati Minori Osservanti proclamato santo nel
1726.
Foto e testi di Francesco Mosca
(Foto 2015)
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