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Caduti

del mare

 

 

18 maggio 2010

 

“Diana Madre” contro gli scogli: chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo

 

Finì con la prua contro gli scogli del molo sud di Giulianova, spinto dal mare forza 8. Poco dopo, a causa del violento impatto del motopesca “Diana Madre” con le rocce, l’imbarcazione colò a picco e l’equipaggio in mare. Era il 12 ottobre dello scorso anno.

Le ricerche di Maurizio Fagone, 43 anni di San Benedetto, durarono per giorni. Il corpo del marinaio fu rinvenuto il 20 ottobre lungo la battigia della spiaggia nord di Roseto, a quattro chilometri dal luogo della sciagura. Il comandante del “Diana Madre”, Marco Marchegiani, dichiarò: «Un’altra imbarcazione ci ha tagliato la strada impedendoci di entrare nel porto». Ed è stata proprio in questa direzione che la magistratura ha trovato la svolta nelle indagini a distanza di sette mesi da quel tragico incidente in mare.

È stato infatti chiesto il rinvio a giudizio con le ipotesi d’accusa di omicidio colposo e naufragio colposo nei confronti del comandante di quell’“altra” imbarcazione individuata durante le indagini grazie anche all’ausilio del video amatoriale acquisito dagli investigatori. Secondo gli inquirenti quel comandante, M.S., un marinaio pure lui originario di San Benedetto come la vittima, ma residente a Martinsicuro, non avrebbe dato la precedenza al “Diana Madre” mentre entrava in porto, tagliando la rotta all’imbarcazione già in difficoltà.

Quel giorno, infatti, con il mare in burrasca forza 8 c’erano stati anche altri s.o.s. partiti da piccole imbarcazioni giuliesi.
T.Poe.

 

 

 

 

 

 

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