La
Chiesa di San Martino a Casanova (o Casanuova), frazione di
Cortino (Teramo) sorveglia dall’alto
il piccolo centro abitato, quasi schiva e dimenticata. Costruita
in pietra, è certamente di origine medievale, in quanto presente
in alcuni documenti dell’epoca; è stata più volte restaurata e
sicuramente ristrutturata sul finire del Novecento. Tramite una
piccola scalinata si accede al sagrato, dominato da un’austera
facciata con copertura a capanna. Questa è interrotta da una
bifora che dà luce all’interno, decorata da moderni mattoncini
così come gli stipiti del portale, decisamente fuori contesto.
Dalla parte opposta, accostata al corpo di fabbrica della
chiesa, un massiccio campanile termina con quattro monofore ad
arco e sorregge una campana. Su di essa è scritto, a rilievo:
“Ai gloriosi protettori di Casanova S. Vincenzo e S. Martino
D.Antonio Forli Parroco ed il popolo suo fedele coll’obolo
della carità fecero fondere questa campana”. Su un fianco:
“Giovanni di Giovambattista e Compagni in Chiarino Fonditori
nel 1886”. E’ da annotare che i fonditori sono gli stessi
delle campane di Collegilesco e
di Valle Vaccaro. L'interno è a
navata unica e la zona presbiteriale, sopraelevata di due
gradini, è separata dal resto da un balaustra in marmo. In
corrispondenza dell'ingresso un piccolo soppalco è destinato al
coro e a destra della navata si apre una piccola cappella votiva
con un altare. All’interno del
centro abitato spicca una costruzione tra le più antiche del
borgo, risalente al XVI secolo, su
un architrave della quale si legge in un cartiglio la data del 1523. Sulla
chiave d’arco in un portichetto appartenente alla stessa
abitazione, forse un tempo un monastero, si legge "D.C. DEA
1740", unitamente ad una testa decorativa ed una ghirlanda
intrecciata. Più in là un curioso edificio di cui è stata
tentata la ristrutturazione con esiti a dir poco infelici.
Per arrivarci da Teramo (vedi
mappa): imboccata la S.S.80 verso
Montorio al Vomano, si percorre la strada verso Valle San
Giovanni e si prosegue poi per Cunetta; dopo qualche chilometro,
oltrepassato il bivio per Faieto e Casale, si imbocca a destra
la strada che porta direttamente a Casanova.







Foto e testi di Francesco Mosca
(2010)
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