Noto come Montesecco fin
da intorno all'anno 1000, nel 1863 assunse il nome di Montefino. Si trova
arroccato a m.272 s.l.m. su un'altura lungo la vallata del fiume Fino e conserva
ancora resti abbastanza significativi delle fortificazioni del borgo, in
particolare un torrione rotondo ed una torre quadrangolare. Incastonata tra le
case più antiche, nella parte più alta del borgo, è la Chiesa di S.Giacomo.
Risalente forse al Trecento, venne ricostruita nel corso del Settecento. La
semplice facciata è delineata da due lesene laterali ed è a coronamento
curvilineo tipicamente barocco. Vi è stato rimesso in opera un bel portale del
XV secolo in pietra scolpita sormontato da timpano e decorato da un semplice
motivo a dentelli, proveniente probabilmente dalla non più esistente Chiesa di
S.Pietro presso l'Abbazia dei Celestini. L'interno è costituito da una navate
centrale e due navatelle laterali e vi si conservano vari arredi sacri risalenti
anche al Cinquecento e al Quattrocento, nonchè una tela raffigurante la Madonna
del Carmine datata 1652 attribuita al pittore di Atri Giovanni De Gasperi,
restaurata di recente grazie ai fondi FAI, Fondo Ambiente Italiano, e
ricollocata nella chiesa il 15 ottobre 2010.
Per arrivarci da Teramo, da cui dista circa Km.44
(vedi mappa): si percorre la
superstrada in direzione dell'Aquila fino a
Val Vomano e d qui si prosegue verso
Castelnuovo Vomano. Qui si seguono le
indicazioni per Cellino Attanasio e poi per
Montefino.