All’ingresso del centro abitato di Morro D’Oro (Teramo),
m.210 s.l.m., si trova la Chiesa del SS.mo Salvatore.
Propriamente essa è dedicata anche a
S.Nicola di Bari, patrono
di Morro D'Oro, in quanto
fino al Cinquecento a lui era dedicata la antica chiesa che si trova nei pressi del
castello. Poi, divenuta la popolazione più numerosa, fu chiesto
agli Acquaviva l’utilizzo della loro Chiesa patronale, più
grande e più solida. Questa era stata eretta nel 1331 da Gentile
di Ripatransone sui resti di un’altra chiesa che si dice
risalisse all’anno 700 e successivamente più volte restaurata e
modificata. Come si legge su una lapide apposta nei pressi
dell’ingresso laterale, ciò avvenne durante il pontificato di
Giovanni XXII, quando era signore Roberto D’Angiò e Morro D’Oro
era sotto il controllo di Francesco d’Acquaviva. La famiglia
Acquaviva visse a lungo nel cinquecentesco palazzo del
feudatario che si trova al centro del paese; in esso abitarono
successivamente i Trolii, ed oggi è proprietà dei Savini. La chiesa si presenta
oggi con facciata seicentesca mistilinea su cui si apre un
portale incorniciato in pietra con timpano e lunetta
sovrastanti. Sul fianco destro si apre un altro ingresso,
anch'esso incorniciato in pietra,
realizzato nel 1933 al di sotto di una preesistente lunetta, in
occasione dell'importante restauro avvenuto nel 1933. Sulla stessa
parete si aprono quattro monofore due delle quali, le più
antiche, con arco a tutto sesto, e le altre due con arco
ribassato. Sulla parete posteriore poggia un campanile a vela
dove alloggiano due campane. Di fianco, un insolito altro
piccolo campanile a vela ospita altre due piccole campane.
L’interno è a pianta rettangolare divisa in tre navate da
pilastri quadrati in laterizio che sorreggono quattro arconi a
tutto sesto per ogni lato. Nella navata sinistra sono due altari
barocchi dipinti e dorati risalenti al 1600 ed un altare in
pietra datato 1560. La navata termina in una cappella dove è
collocato un altare in travertino. La navata centrale termina
anch’essa in una cappella avente copertura con volte a crociera,
dove è collocato l’Altare maggiore. Nella cantoria al di sopra
dell’ingresso principale trova posto un organo realizzato nel 1758 dal celebre organaro
di origine marchigiana Adriano Fedri (1719-1797). L'organo è
stato riparato più volte, nel 1836, nel 1886, nel 1914 e
poi, nel 1949, dall’artigiano teramano
Vincenzo Di Pietro.
Per arrivarci
da Teramo, da cui dista circa Km.26 (vedi
mappa): si
percorre la superstrada Teramo-mare in direzione di
Giulianova; arrivati a Mosciano
S.A. si gira a destra verso Grasciano e poi, giunti ad un
ulteriore bivio, si segue la segnaletica per Morro D’Oro.
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