Tra le case ad Ovest della
parte più arroccata di Cellino Attanasio (Teramo), a m.445 s.l.m., di
fianco al Palazzo Nobiliare e limitrofa al Palazzo De’ Conti–Gaudioso, è la
Chiesa Parrocchiale di S.Maria La Nova. Già conosciuta nel 1330, quando
divenne Propositura ed Arcipretura, si ritiene che la prima costruzione
comprendesse ben cinque navate, ridotte poi a tre e definitivamente a due nella
ristrutturazione del 1826, quando le riparazioni si resero inderogabili per via
del crollo di una parte della copertura. Tra gli elementi di maggior rilievo si
può ammirare il bel portale in pietra quattrocentesco, in linea con lo stile
gotico dell’intera struttura. Ai suoi lati, incastonati nella facciata, sono due
lapidi in marmo; su quella di sinistra si legge (con integrazione degli
esperti): “A(nno) D(omini) M.CCCC.XX.IIII (1424) / die XX.II men(sis) Ma(r)tii
II / ind(ictione) ego magister M(atheus) / Cap(r)o de Neapoli fe / ci ha(n)c po(r)tam
p(r)o an(im)a / Toti Blasii Andreae”. Su quella di destra è scritto “Ad t(em)pu(s)
Ch(risto)fari Stefani / Butii Fabri et Antonelli Antonii Pro / curatorum hedifi
/ tii hec po(r)ta facta / fuit. Amen”. Nella lunetta sopra il portale trova
posto un mosaico composto da 44 formelle in ceramica raffigurante
l’Annunciazione ed al di sopra di questa campeggia lo stemma degli Acquaviva.
Appena sopra si apre poi una grande finestra circolare con rosone adornato con
otto colonnine. Una svettante torre campanaria che termina a guglia reca un
orologio ed è appoggiata alla parete posteriore; il suo impianto di base è
antecedente alla chiesa e faceva parte delle fortificazioni a difesa del paese.
La chiesa, che ha copertura a capanna, è letteralmente incastrata tra le
abitazioni, tanto da non poterne cogliere la bellezza per intero. All’interno,
nella navata di destra, più stretta di quella principale, restano addossate alla
parete quattro colonne di ampio diametro su cui sono ancora ben visibili i resti
di affreschi trecenteschi. Nella zona presbiteriale, la più antica
dell’edificio, è un grande altare ligneo barocco ed in fondo alla navata
laterale è collocato un Altare Tabernacolo datato 1583 scolpito in legno,
restaurato nel 1996. Un busto-reliquiario ligneo conserva una reliquia di
S.Attanasio Vescovo, patrono di Cellino Attanasio e dietro l'altare maggiore si
trova il monumento funebre datato 1496 del giovane Giovanni Battista Acquaviva
d’Aragona (1482-1496). Nei pressi dell’ingresso è incastonata la
Croce delle Indulgenze che Papa Leone XIII concesse
nel 1901.
A poca distanza sono la
Chiesa
di S.Francesco e la ex Chiesa di Spirito Santo, mentre fuori le mura,
nei pressi dei
moderni impianti sportivi, è la piccola Chiesa di
Maria Immacolata, ormai
diruta. Interessante è anche la Cappella
Cimiteriale.
Per arrivarci da Teramo,da cui dista circa Km.27 (vedi
mappa): si imbocca l’Autostrada dei Parchi
A 24 in direzione L'Aquila, uscendo a Val Vomano; da qui ci si
dirige verso Castelnuovo Vomano e, qui giunti, all’interno del
centro abitato si gira a destra seguendo le indicazioni
stradali. All’arrivo saranno stati percorsi circa 27 Km.