San Massimo, frazione di Isola del Gran Sasso (Teramo), si trova a
m.550 s.l.m. Si nota tra le case qualche edificio di più antica
costruzione, ed in particolare uno forse settecentesco con un
bel portale in pietra. Il borgo è sovrastato dal Colle di
Pagliara, dove si trovano i resti di un antico castello e la
Chiesa di S.Maria di Pagliara.
Nella locale Chiesa di S.Massimo è custodita la statua
lignea della Madonna di Pagliara che ogni anno, la domenica
successiva alla Pasqua, i devoti portano in processione fino in
cima al colle per tributarle solenni festeggiamenti. La chiesa,
per le sue caratteristiche, risalirebbe al tardo Cinquecento,
con successivi restauri; presenta una facciata a coronamento
orizzontale e dalla sua parte sinistra si eleva un campaniletto
a vela per due campane. Sulla campana di destra si legge
Fonderia Masi–1958–Lanciano. Si entra in chiesa da un
portale in pietra ad architrave piano, in una nicchia al di
sopra del quale si intravedono tracce di un affresco di Madonna.
Ancora più in alto, in un oculo rotondo incorniciato in
laterizio, è il busto in terracotta di S.Massimo, risalente
probabilmente al Settecento. L'interno, ancora oggi visibilmente
danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009 e perciò messo in
sicurezza, è ad aula unica con due cappelline ai lati
dell'altare, a formare con l’abside una croce latina. L'intera
zona presbiteriale contenuta nell’abside è sormontata da una
cupola e sulla faccia dell'altare che dà verso i fedeli si trova
un mosaico di 15 mattonelle di ceramica di
Castelli raffigurante l'Ultima Cena,
realizzato
nel 1954 da V.Fuina. La cantoria, sopraelevata, poggia su due
colonne a base quadrata collegate da archi a tutto sesto.
Per
arrivarci da Teramo, da cui dista
circa Km. 35 (vedi
mappa): il percorso più suggestivo è quello che prevede
l’utilizzo della superstrada fino a
Basciano per poi
continuare sulla vecchia S.S. 150 fino ad Isola del Gran Sasso.
Qui si gira a sinistra prima del ponte sul fiume Ruzzo seguendo
poi le indicazioni sulla strada che porta a
Colliberti e a
Villa Rossi.
Foto e testi di Francesco Mosca
(2012)
Le immagini ed i testi presenti in questo sito possono essere
liberamente copiati, utilizzati e distribuiti, purchè non a fini di lucro
e purchè, in caso di utilizzo, se ne citino l’autore e la fonte.