La
Chiesa della SS. Trinità, un tempo assegnata al territorio
di Morge, frazione
di
Campli (Te),
si trova in località Trinità, anch’essa frazione di Campli,
posta a m.469 s.l.m., pur essendo ancora oggi conosciuta come
“Chiesa della SS.ma Trinità di Morge”. Come lo storico teramano
Niccola Palma riferisce, da
alcuni documenti dell’epoca
risulta che venne eretta nel 1612, costruita attorno ad
un’edicola dedicata alla SS. Trinità cui all’epoca vennero
attribuiti dei miracoli. Ristrutturata intorno agli anni
settanta del secolo scorso, si presenta con un’austera facciata
e copertura a capanna sorretta da capriate in legno. Sia il
portale che la porta laterale sono in pietra, sormontati da un
timpano spezzato con al centro una piccola edicola. L’architrave
del portale reca incisa la scritta “TRINITAS EST”, mentre su
quello della porta laterale si legge “TRES PERSONAE”. Sulla
parte posteriore, in corrispondenza di quella che fu
l'abitazione del parroco, ormai crollata, si erge un campanile a
vela asimmetrico dove trovano posto tre campane. L’interno
è a navata unica, al centro della quale è conservato il piccolo
santuario ornato di colonne, lesene, archi, statue in pietra,
stucchi e decorazioni. Nella nicchia frontale si trova l’antico
affresco avente al centro la SS. Trinità, ai cui lati si trovano
le figure della Madonna e di San Giovanni. Sull'altare, ai lati
dell'affresco sono incastonate due placche raffiguranti la
Croce delle Indulgenze
fatte coniare nel 1901 da Papa Leone XIII. In fondo alla navata
si trova un altare con al centro un affresco raffigurante una
Madonna con Bambino sotto cui, in un cartiglio di stucco, si
legge “D O M 1696”; una mattonella appartenuta al cornicione è
appoggiata su di esso e reca la data 1738. L’arredo della chiesa
si completava con numerosi dipinti, i cui originali sono oggi
custoditi in Curia o nel Convento dei
Cappuccini di Campli; nella chiesa vengono comunque
conservate delle copie, tra cui una Ultima Cena, opera di un
pittore marchigiano di fine cinquecento, una Annunciazione in
due dipinti, copiata da Guido Reni, un quadro devozionale con
S.Atanasio su cui si legge la data 1607. Sull’altare laterale,
costruito in tempi più recenti in corrispondenza di un altro
ingresso laterale murato, trovano posto tre statue votive.
Documenti
dell’epoca riportano che nel 1675 un buon numero di briganti che
scorrazzavano sui monti abruzzesi, tra cui il terribile Sante di
Giovanni Lucidi detto Santuccio di Froscia, usufruirono
dell’amnistia offerta dal governo spagnolo a condizione di
militare nell’esercito spagnolo, confessando i propri misfatti
proprio in questa chiesa.
Per arrivarci da
Teramo (vedi
mappa): si percorre la S.S. 81 per
Ascoli Piceno per circa 8 Km. fino alla località Traversa e
qui si gira a destra per Campli. Raggiunta Campli dopo
circa 3 Km., la si attraversa e si continua a percorrere la S.P.
262 in direzioni Piancarani, fino ad incontrare, dopo circa 1
Km. sulla sinistra, il bivio che indica la frazione Trinità,
distante da qui circa 3 Km..
Foto e testi di Francesco Mosca
(2010)
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