anno
2006
Eventi conosciuti: 8
Vittime: 13
Superstiti: 10
Goldrake (Porto Garibaldi - Fe)
Il 28 marzo
affonda misteriosamente al largo di Casalborsetti (Ra), senza neppure lanciare
l’S.o.s.; dall’esame
del relitto recuperato
viene esclusa la collisione con un altro natante. L'equipaggio, per il quale non
c'è scampo,
è composto da 3 membri della stessa
famiglia: Franco Simoni di 50 anni, suo fratello Alfonso Simoni di
47
ed
Alessandro Simoni di 18 anni, figlio di Alessandro,
tutti di Comacchio (Fe). Il primo rimane incastrato all'interno
dello scafo ed il suo corpo viene recuperato dai sub dei Vigili del Fuoco
qualche giorno dopo l'affondamento;
il secondo viene restituito dal mare 25 giorni dopo, il 23 aprile, sulla
costa pesarese, mentre del terzo
non si hanno più notizie. Il relitto, individuato a 30 metri di profondità 15
miglia al largo di Ravenna, viene
recuperato l'8 aprile dalle gru del Pontone Amedeo di Ravenna.
Tre Fratelli (Termoli - Cb)
Il 17 maggio a 7 miglia
dalla costa di Termoli il peschereccio termolese, mentre aveva le reti in mare
per normali
operazioni di pesca, per cause
imprecisate viene speronato da un altro peschereccio, il Nuovo Giuseppe
Risorgi,
anch'esso di Termoli, ed affonda rapidamente,
rimanendo adagiato sul fondale sabbioso. I 3 membri dell'equipaggio
vengono
tratti in salvo dall'altro equipaggio, anch'esso
composto da 3 marinai.
Vito Padre (S. Benedetto del Tronto - Ap)
Il 30 maggio
affonda a causa del maltempo a 3,5 miglia a nord-ovest del porto di S. Benedetto
del Tronto. A bordo
ci sono 3
membri di equipaggio e solo uno, Roberto Di Giacomo di 37 anni, di
Giulianova, viene tratto in
salvo
dal peschereccio Sirio quattro ore dopo. Gli
altri due membri, Salvatore Calise di 48 anni e Luigi Marini di
58,
entrambi di Martinsicuro, non hanno scampo e
vengono rinvenuti due giorni dopo a 3 miglia al largo di Giulianova (Te)
(Vasto)
Il 17 luglio,
il
marittimo tunisino Abderrazak Othman di 40 anni rimane impigliato nella
rete che stava calando
in mare ed il peso
della stessa lo risucchia in mare impedendogli qualsiasi possibilità di
salvezza.
Veronica C (Senigallia - An)
Il 18 luglio,
a
causa di un’avaria al motore, l’imbarcazione viene trascinata verso riva dalla
forte corrente, fino
ad essere travolta da
un’onda più grande delle altre; inizia ad imbarcare acqua ed affonda in
prossimità del molo,
mentre i due marittimi
che sono a
bordo, Silvio Belardinelli ed un bengalese, vengono
tratti in salvo da due
bagnini prontamente accorsi.
Nina Madre (S. Benedetto del Tronto - Ap)
Il 7
settembre,
a
circa 40
miglia dalla costa
vicino alle
acque territoriali croate, viene colto da malore
Carlo
Porcelli, 59 anni, di S. Benedetto del Tronto. L’S.o.s. viene raccolto anche
da una motovedetta della
Guardia di Finanza di Pescara
impegnata in un’esercitazione di soccorso in mare, ma i soccorsi, seppure
tempestivi, alla fine risultano vani.
Rita Evelin (S. Benedetto del Tronto -
Ap)
Il 26 ottobre
cola a picco mentre è in fase di pesca al largo di Porto San Giorgio (Ap), forse
perchè le sue reti,
peraltro
rinvenute
intatte, si impigliano con qualche roccia sul fondale e trascinano a fondo il
natante.
Per accertare la verità è
ancora in corso un procedimento giudiziario. I
membri dell'equipaggio sono quattro
e solo il comandante Nicola Guidi si
salva, soccorso da un
motopeschereccio di Bisceglie. Gli altri 3,
Luigi Lucchetti di 60 anni,
Francesco Annibali di 39 e Ounis Gasmi di 51,
rimangono
imprigionati all'interno dello scafo ed i loro corpi senza vita vengono recuperati dai
sommozzatori
ad una profondità di
80 metri a circa 20 miglia dalla costa ben 19 giorni dopo l'affondamento.
Maria Cristina (Silvi Marina - Te)
Il 17
dicembre, durante il rientro dalla pesca delle vongole inizia ad imbarcare acqua
ed affonda rapidamente.
I marittimi
Claudio Lattanzio di 44 anni ed Erio Sala di 42 riescono a salvarsi,
mentre Remo Lattanzio di 71 anni
cade in acqua vi trova la
morte, probabilmente a seguito di infarto.
www.paesiteramani.it -
naufragi@paesiteramani.it
|