Civitella del Tronto (Teramo) è arroccata a m.588 s.l.m. su un’altura rocciosa che domina le vallate dei fiumi Vibrata e Salinello. Vi sorge una fortezza che, posta a presidio del confine naturale tra lo Stato Pontificio a Nord ed il Regno borbonico a Sud, fu l’ultimo baluardo borbonica a cadere prima dell’unificazione dell’Italia nel 1860. Le sue qualità di bastione naturale furono sfruttate fin dal Medioevo ed infatti sono ancora visibili tratti di mura di cinta appartenuti ad un castello lì costruito intorno al XIII secolo. Attualmente il nucleo abitativo più antico risale al Seicento ed al Settecento, con alcune sopravvivenze persino del Trecento.

La Chiesa di S.Maria degli Angeli deve il suo nome all’omonima confraternita, più precisamente denominata “S.Maria delle Laudi o degli Angeli”, la cui presenza è documentata a Civitella fin dal 1330. Era chiamata anche "della Scopa", e così successivamente anche la chiesa, dall’oggetto con cui gli aderenti alla congregazione si flagellavano. Si pensa che il luogo fosse dedicato al culto già dal Medioevo, ma l’edificio sembra databile tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. Completamente in pietra, ha copertura a capanna e sulla facciata si apre un semplice portale il cui architrave piano è sostenuto da tipiche mensole decorate ed è sormontato da una lunetta affrescata e dallo stemma della Congregazione. Sulla parete a sud si aprono quattro finestre strombate e dalla parete posteriore si alza un campanile a vela per due campane. L’interno è ad aula unica con volte sorrette da arconi a tutto sesto che poggiano su colonne quadrangolari. La zona presbiteriale, sopraelevata rispetto al resto, costituisce la parte più antica della chiesa, poi ampliata e ristrutturata presumibilmente all’inizio del Seicento. Nel 1777 i due altari laterali, dedicati oggi a S.Antonio da Padova quello di sinistra ed alla Madonna dei Sette Dolori quello di destra, furono ampliati e rialzati, tanto da richiedere il tamponamento di una finestra della parete meridionale. Sotto la statua della madona dei Sette Dolori è un Cristo deposto in legno risalente probabilmente al XV secolo. Nella cantoria al di sopra del portale d’ingresso trova posto un decorato organo ottocentesco.

Interessanti da visitare sono anche il Santuario di S.Maria dei Lumi, su un colle prospiciente l’abitato, la Chiesa parrocchiale di S.Lorenzo e la Chiesa di S.Francesco.

Per arrivarci da Teramo, da cui dista circa Km. 17 (vedi mappa): si percorre la S.S. 81 in direzione di Ascoli Piceno e, oltrepassato Campovalano ed il bivio per Guazzano, si gira a destra seguendo le indicazioni stradali e percorrendo ancora circa 3 Km.

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