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In fondo
ad una tortuosa strada a tratti polverosa che scende lungo una
delle valli della campagna di Bellante (Teramo), a m.170 s.l.m. si incontra
Villa Tassoni e, tra quei pochi edifici che costituiscono il
piccolo borgo, la Chiesa di Santa Caterina. La struttura,
risalente secondo le cronache almeno al Seicento,
è semplice, con tetto a capanna e piccolo campanile a vela in
cui l’unica campana ospitata risulta rotta nel suo sostegno ed è
per questo pericolosamente appoggiata sbilenca. L’interno è
costituito da un’unica piccola aula e sbirciando da una
finestrella si riesce a constatare solo un triste stato di
abbandono, con copiosa polvere ovunque e abbondanti tracce di
muffa sulle travi del tetto, a testimoniare che la copertura
presenta delle falle e l’acqua della pioggia entra ormai
liberamente. Sulla parete dietro il modesto altare è affisso un
grande dipinto su cui è raffigurata, oltre la Madonna con il
Bambino, anche Santa Caterina. Da testimonianze dirette risulta
che l’ultima volta che la piccola chiesa sia stata utilizzata è
stato nel 2004, in occasione del battesimo di una nativa del
luogo.
Per
arrivarci da Teramo, da cui dista
circa Km. 20 (vedi
mappa): si percorre la
S.S.80 in direzione
Giulianova fino a S. Nicolò a Tordino. Qui
si gira a sinistra sulla S.P. 17 in direzione Bellante-Campli
fino ad incrociare la S.P.262, dove occorre girare a destra in direzione Bellante; giunti nella
contrada Villa Casalena si gira a sinistra sino ad
incontrare Villa Tassoni.



Foto e testi di Francesco Mosca
(2011)
Le due foto bordate
riguardanti il dipinto di S.Rita da Cascia
e l'interno della chiesa
(2009) sono per gentile concessione
di Leonardo Lancioni
Le immagini ed i testi presenti in questo sito possono essere
liberamente copiati, utilizzati e distribuiti, purchè non a fini di lucro
e purchè, in caso di utilizzo, se ne citino l’autore e la fonte.
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Il dipinto qui a fianco
raffigurante Santa Rita da Cascia è un ex-voto che il sig. Luigi Lancioni,
abitante di Villa Tassoni oggi non più in vita, donò alla chiesetta nel 1950
dopo essere tornato incolume dalla Seconda Guerra Mondiale.
Nonostante il suo davvero esiguo
valore venale, benchè di grande significato per l'interessato ed i suoi
congiunti, è stato trafugato da ignoti presumibilmente nei primi mesi di
quest'anno, unitamente ad un calice e ad un Messale; il fatto è stato
regolarmente denunciato ai Carabinieri di Bellante. Qualora qualcuno lo avesse
visto o ne avesse notizia può contattare i Carabinieri o questo sito,
telefonicamente o via e-mail, affinchè possa essere messo di nuovo al suo posto.
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