Corano
è una
frazione di
Valle Castellana (Teramo) posta a m.869 s.l.m. E’
costituita da due nuclei separati da circa 1 Km: Corano di
Sopra, la parte più alta, e Corano di Sotto, la parte più bassa.
Insieme hanno costituito in passato il nucleo storico del più
grande centro abitato della zona ed annoverava un consistente
numero di famiglie. Le case di questo antico borgo andarono
completamente distrutte nella seconda metà del 1600 ad opera
dell’esercito spagnolo, che aveva lo scopo di debellare il
brigantaggio sulle montagne teramane. Solo verso la fine del
1700 si iniziò a ricostruire il paese, che venne abitato da
persone dedite per lo più all’allevamento del bestiame, alla
pastorizia, ed alla produzione di legna da ardere. Attualmente
le case di Corano di Sopra sono state quasi completamente
ristrutturate e vengono utilizzate per le vacanze da persone che
abitualmente vivono per lo più a Roma. L’acqua distribuita nelle
abitazioni ed in un fontanile di Corano di Sopra viene
alimentata dalla sorgente Costa delle Monache, che si trova a
quota m.915 in territorio di Torricella Sicura. L’ingresso al
borgo è segnato da una grande croce di legno, posta dove un
tempo c’era una chiesa. Si racconta che nel 1957, durante la
costruzione della strada che porta a San Vito, in quei pressi
siano state ritrovate due urne con dei resti umani, forse
provenienti da un antico cimitero sul retro della chiesa.
Corano di Sotto è invece caduto progressivamente in
abbandono ed oggi presenta sì un paio di abitazioni
ristrutturate (seppure in modo invasivo e talvolta in spregio
alle caratteristiche salienti del territorio) e rese nuovamente
abitabili, ma per il resto sussistono unicamente case
fatiscenti, semidiroccate e quasi completamente divorate dalla
vegetazione. L’abitato era costituito da un agglomerato centrale
di una decina di unità abitative, attorno al quale girava una
strada carrabile che consentiva di percorrere tutto il perimetro
del borgo. Due abitazioni si distaccano da tale nucleo centrale
e presentano caratteristiche differenti dalle altre, obbedendo a
canoni architettonici diversi, non avendo vincoli particolari
imposti dalle case limitrofe.
Lungo la
strada che porta a San Vito, a poche centinaia di metri di
distanza da Corano, c’è la frazione di Cerro (m.840
s.l.m.), costituita anch’essa da una decina di unità abitative,
la cui costruzione è databile tra la metà dell’ottocento e la
metà del novecento. Anche in questo caso troviamo alcune case
ristrutturate ed utilizzate dai proprietari per le vacanze
estive, insieme ad altre lasciate in completo abbandono.
Per
arrivarci da Teramo (vedi
mappa) da
cui distano circa km.46:
si prende la
S.S.81 per
Ascoli Piceno e da qui, dopo circa 13 km., dopo il bivio per
Campli, si svolta a sinistra per raggiungere Macchia da
Sole. Appena all’ingresso del paese si svolta a destra in
prossimità della Chiesa, prendendo la strada per
San Vito e, oltrepassato il paese
abbandonato di Cannavine, si
prosegue per circa altri 7 Km. tenendosi a ridosso dei monti,
tra splendide vedute fino ai Monti Sibillini.
Foto e testi di Francesco Mosca
(2010)
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