A Fano Adriano (Teramo), m.745 s.l.m., sulla strada che
porta ad Intermesoli, si incontra un antico fontanile che
fungeva anche da abbeveratoio per gli animali. La particolarità
del fontanile è che era dotato di un bacino di pietra per la
raccolta dell’acqua che recava incisa la data 1569 ed il luogo
era noto come Fonte della Cannalecchia. Sul bordo esterno
di quel bacino era incisa la scritta “A.D. 1335 aedificata fuit
haec ecclesia. Hoc op. ff. A.D. 1569”. Sulla parte più bassa era
lo stemma triturrito di Fano Adriano con una F ed una T ai suoi
lati. Con ogni probabilità il bacino era dunque l’acquasantiera
o il fonte battesimale di una antica chiesa costruita nel 1335
che, dopo che la chiesa cessò di esistere, venne riutilizzato
nella fonte in questione. Rilevante è il fatto che la località
Fano Adriano scaturirebbe dall’unione di due piccoli centri
abitati, Fanum e Trianum, le cui iniziali sono
appunto F e T. Quel bacino è oggi custodito nella
Chiesa parrocchiale dei SS. Pietro
e Paolo di Fano Adriano ed il suo posto è stato preso
da un manufatto del tutto analogo realizzato nel 1973 da V.
Valente.
Per arrivarci da
Teramo, da cui dista circa
Km.28 (vedi
mappa): si percorre la
S.S.80 in direzione di
Montorio al Vomano e si
prosegue per
L’Aquila. Oltrepassato il
bivio per
Poggio Umbricchio, occorre
girare a sinistra seguendo l’indicazione stradale. Giunti a Fano
Adriano si prosegue per Intermesoli e si incontra il fontanile
dopo qualche centinaio di metri dal bivio per il centro abitato.
Foto e testi di Francesco Mosca
(2012)
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