Paesi e borghi disabitati della provincia di Teramo - Persone : Tonino da Valle Pezzata

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Tonino da Valle Pezzata

 

A Valle Pezzata, tra le vecchie abitazioni ce n'è una un po' speciale. E' nella parte più alta, nei pressi della piazzetta e del fontanile, ma un po' discosta dalle altre. Da lì si vede gran parte dei Monti della Laga e le cime dei lontani Monti Sibillini sembrano potersi toccare. All'esterno, sulla colonna in mattoni della porta, con vernice rossa è scritto il nome di Di Carlo Michele, evidentemente il proprietario; dei cartelli un po' consunti dalle intemperie offrono pensieri profondi, vicini all'incomprensibile: "Questo interrato, come se fosse il mio grande inverso da scavare piano," e poi "Con il timore che alzi la mano prodiga d'attesa / le dita luminose". Un terzo è completamente illeggibile. All'interno, appoggiato ad un grande camino annerito dal fumo, un foglio di carta pesante, quasi cartone, sagomato a trapezio come la cappa del camino, su cui un tale Tonino, abitante del luogo, andato via e poi tornato per una visita, ha depositato, con grafia ordinata e decisa, quello che può essere considerato, più che il suo pianto, il suo testamento spirituale. Su di esso si legge, integralmente:

"Benvenuti nel paese degli gnomi, fate e magarò!!! Benvenuti nel paese della mia giovinezza!! Benvenuto a te, straniero venuto a visitare questa Valle. Rispetta questo posto, perchè ogni pietra, ogni casa ha una sua storia di gioia, sudore e morte. Bentornato a te figlio di questa terra!, che lasciasti per la ricerca di una vita migliore - migliore si, ma a quale prezzo!? Ricordi le corse e le risate? la polenta, il farro e le castagne arrosto, il tuo primo amore? Forse adesso starai meglio, ma quando la tristezza ti assale ripensa alla tua Valle - perchè nel pensiero, almeno, essa tornerà a vivere. Io non mi vergogno di essere figlio di questa Valle - essa è parte di me, della mia storia; perchè allora voi tutti l'avete lasciata in degrado e all'abbandono? Torna qualche volta, almeno bevi quest'acqua limpida - respira quest'aria salubre, così facendo porterai nel tuo mondo un po' della tua Valle. Ai tuoi parli mai di Valle? Raccontagli le favole dei tempi passati - delle nevicate e della tua giovinezza e ti parrà di tornare fanciullo. Arrivederci da Valle Pezzata. Tonino alla sua Valle - 29/08/2004"

Più sotto Mario Di Carlo il 13/8/2008 ha sottoscritto il tutto, evidentemente per condividere.

In queste frasi, scritte probabilmente di getto, troviamo comprensibilmente rabbia, disappunto, rassegnazione, ostinazione, senso di impotenza per il mondo intorno a noi che cambia, malgrado noi. Forse è inutile sottolinearlo, troviamo anche tanta poesia ed una grande verità: in ognuno di noi c'è un Tonino. Grazie, Tonino, per averci lasciato il tuo messaggio. Noi non siamo della tua Valle, ma grazie a te andando via ne porteremo un po' con noi.

 

Valle Pezzata: il messaggio di Tonino

 

 

 

 

Foto e testi di Francesco Mosca

(2009)

 

 

 

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Valle Pezzata: la casa di Tonino

Valle Pezzata: l'ingresso della casa di Tonino

Valle Pezzata: la casa di Tonino

Valle Pezzata: la scala che consentiva l'accesso all'ammezzato superiore

 

 
 

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