Cappella di Casa Maria Immacolata dedicata
alla Vergine Immacolata
Ubicazione :
Giulianova
- Via Gramsci
Anno di costruzione :
1956
Casa Maria Immacolata è una splendida e vasta struttura
composta da più edifici antichi e moderni, posti
all’interno di un parco il cui muro di recinzione
insiste sulla Via Gramsci, un po’ più a nord
dell’Ospedale. Il nucleo murario più antico risalirebbe
al 1596, quando gli abitanti della zona si adoprarono,
con il fattivo contributo degli Acquaviva, per la
costruzione di un convento destinato ai Frati Minori
Cappuccini nei pressi della piccola chiesa preesistente
detta di S. Angelo, forse dedicata a
S. Michele
Arcangelo. A questo periodo dovrebbe risalire l’ampia
cisterna in muratura che si trova celata nel parco. Il
convento subì poi le conseguenze del noto provvedimento
di Compiègne del 25 aprile 1810 da parte del governo
francese che sopprimeva quasi tutti gli ordini
religiosi, tra cui anche quello dei Frati Minori; tutti
i beni furono conferiti al Demanio dello Stato ed i
Padri Cappuccini si trasferirono a Penne. Appena l’anno
dopo il complesso fu acquistato da
Vincenzo Comi
(1765-1830), un chimico di Torano Nuovo (Te) tra i primi
ad applicare la chimica all’industria, che lì impiantò
una fabbrica di liquirizia ed una di cremor tartaro, e
successivamente anche una conceria ed una distilleria.
L’intera struttura fu ceduta nel 1873 dal figlio di
Vincenzo Comi a Giulio Acquaviva d’Aragona (1849-1887),
nel 1895 passò da questi al Conte Bruno Scarampi di S.
Giorgio, suo cognato, avendo questi sposato sua sorella
Vittoria (1860-1944), e nel 1932 alla famiglia Allisio.
Divenuta poi di proprietà della Diocesi di Teramo-Atri,
fu restaurata nel 1954 dal Vescovo di Teramo ed Atri
Mons. Stanislao Battistelli (1885-1981) ed attrezzata
come struttura ricettiva alberghiera per essere
utilizzata in particolare per convegni connessi alle
attività diocesane e non.
La
Cappella che si trova all’interno fu riaperta nel 1956
in occasione dell’importante restauro dell’intera
struttura, come ricorda una targa in marmo al suo
interno, e dedicata alla
Vergine Immacolata. Si tratta
di un raccolto ambiente ad aula unica priva di abside
all’interno del corpo di fabbrica più antico, a cui si
accede per mezzo di una grande porta a vetri. L’altare
maggiore trova posto nella zona presbiteriale, che è
sopraelevata di un gradino rispetto alla navata e da
essa è separata da una grande arcata a sesto ribassato
sostenuta da due colonne. Sull’altare, al di sopra del
tabernacolo, trova posto un’edicola che protegge una
bella statua della Madonna. Sul lato sinistro due archi
a tutto sesto danno l’accesso a due piccole cappelle, in
una delle quali si trova un piccolo altare marmoreo,
mentre nell’altra trova posto un organo. Poco distante
dalla chiesetta, in un angolo del parco, una grande
nicchia ricavata nel muro perimetrale contiene un
mosaico composto da 78 formelle in ceramica realizzato
nel 1957 dall'artista V. Fuina di Castelli raffigurante
un'immagine della Sacra Famiglia sovrastata dallo
Spirito Santo.
dove si trova
(info:085.8003315) |