Dopo essere giunti a Ripe di
Civitella (Teramo) ed essere arrivati a piedi alla
Grotta di Sant’Angelo, scendendo
da questa su un non difficile sentiero verso il vallone
sottostante, si arriva sul greto del Fiume Salinello. Procedendo
verso monte ci si imbatte in uno dei più suggestivi ed impervi
paesaggi dell’Appennino centrale: gole, forre e pareti scoscese
che caratterizzano una profonda valle che il fiume ha scavato
nei secoli sulle pendici calcaree tra il Monte Foltrone
(conosciuto anche come Montagna di Campli, m.1720) ed il Monte
Girella (Montagna dei Fiori, m.1814). Il complesso dei due monti
va sotto il nome di Montagne Gemelle e l’intero comprensorio fa
parte della Riserva Naturale “Gole del Salinello”. La Riserva si
estende su territori appartenenti ai comuni di
Civitella del Tronto e
Valle Castellana per una
superficie complessiva di 800 ettari. Sui fianchi dei due monti
che sovrastano il corso del fiume sono presenti diversi luoghi
di culto, spesso ricavati dalle numerose grotte di origine
carsica ed utilizzati da eremiti che nel passato hanno scelto
questi luoghi impervi ed a volte quasi irraggiungibili con
l’intento di fuggire dal mondo e realizzarsi in una perfetta
vita cristiana. Prima fra tutte la Grotta di Sant’Angelo, ricca
di preziose antiche testimonianze riguardanti i nostri antenati,
in cui sono tuttora visibili i resti delle mura dell’Eremo di
San Michele Arcangelo. Proseguendo lungo il greto del fiume
verso monte ad un certo punto si individua in alto sulla destra
l’Eremo di S.Maria Scalena, costituito da due piccole
grotte alla base di una parete, per raggiungere le quali esiste
solo un labile sentiero. Sulla parete opposta della stessa gola
è visibile l’Eremo di San Marco, una grotta nella quale
rimangono solo alcune tracce, seppure evidenti, della passata
vita eremitica. Proseguendo ancora verso
Castel Manfrino si può poi
deviare per l’Eremo di San Francesco alle Scalelle, a
m.880 s.l.m., risalente certamente al Medioevo ed in cui avrebbe
soggiornato anche S.Francesco di Assisi. Per lungo tempo venne
assoggettato all’ Eremo di S.Angelo in Volturino, di gran
lunga il più importante degli eremi del Salinello, grande cavità
carsica che si trova lì nei pressi, al di sopra delle poche case
di Cerro sul versante occidentale
della Montagna dei Fiori. Sempre lungo la strada che da
Macchia da Sole porta a
San Vito, facendo una piccola
deviazione ed oltrepassando il Fosso delle
Cannavine si possono vedere i resti
del piccolo convento di S.Benedetto alle Cannavine. Sullo
stesso versante si può infine raggiungere la Grotta di
S.Maria Maddalena, la campana della cui chiesa si dice sia
oggi nella chiesa di S.Giovanni Battista a Macchia da Sole.
Per
arrivarci da
Teramo, da cui dista circa Km.17 (vedi
mappa): si imbocca la S.S.81 in direzione di
Ascoli Piceno e la si percorre fino al bivio per
Ripe in
corrispondenza di Rocca Ischiano.
Giunti a Ripe si gira a sinistra subito dopo la chiesa e si
prosegue fino ad un piazzale attrezzato, dove occorre lasciare
l’automobile e proseguire a piedi.
Foto e testi di Francesco Mosca
(2011)
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